Il Magazzino del Mese di Biofarma Group : Una Logistica in Forma Perfetta
Biofarma Group è sinonimo di salute e cura del corpo ma anche di una logistica fatta di flussi tesi e ottimizzazioni continue grazie (anche) alla collaborazione con l’operatore logistico di riferimento (Ceccarelli Group). Ecco come funziona.
Ci sono grandi trasformazioni che avvengono, prima di tutto, sotto l’epidermide logistica delle aziende e diffondono così nuova linfa in tutta l’organizzazione. La storia recente di Biofarma Group contiene un capitolo di questo tipo. Circa due anni fa l’azienda friulana, insieme al proprio partner storico Ceccarelli Group, ha avviato un processo di revisione dei propri flussi interni per ottimizzare i processi produttivi e distributivi e aumentare efficienza e flessibilità. Il progetto ha non solo rivoluzionato la logistica interna, ma anche iniettato in azienda nuove logiche organizzative.
Biofarma è nome relativamente giovane nel panorama farmaceutico italiano. L’azienda di Mereto di Tomba (Udine) è nata nel 1987 da uno spin-off di Dipharma, società farmaceutica in cui Germano Scarpa, fondatore e CEO di Biofarma, era allora responsabile della produzione nutraceutica. L’azienda muove i suoi primi passi nella produzione di cosmetici in private label per poi, a metà degli Anni ’90, allargare la propria gamma includendo anche gli integratori alimentari. Oggi Biofarma produce e confeziona, esclusivamente conto terzi, non solo cosmetici e integratori ma anche dispositivi medici a somministrazione orale e topica, nonché farmaci a base di probiotici. Il servizio offerto è completo e trasversale: va dallo sviluppo di soluzioni personalizzate fino alla realizzazione e alla produzione del prodotto finito.
L’innovazione è dunque da sempre nel suo patrimonio genetico. Nata come piccola start-up, Biofarma è oggi una realtà che opera in oltre quaranta Paesi. Dal 2017 ha anche un piede in New Jersey (USA) con Biofarma US, filiale di produzione e confezionamento specializzata in probiotici di alta qualità e prodotti di nutraceutica. A Febbraio 2020, la fusione tra Biofarma e Nutrilinea ha dato vita a Biofarma Group, realtà industriale che comprende altre tre aziende del settore (Apharm, Claire e Pharcoterm). Il gruppo ha oggi quattro siti produttivi tra Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto (Mereto di Tomba, Cusano Milanino, Gallarate e San Pietro Viminario) – e più di 650 collaboratori.
Logistica: un tassello fondamentale
Per una realtà come Biofarma, da sempre lanciata verso la crescita e l’espansione internazionale, la logistica rappresenta un tassello fondamentale. Vale soprattutto in tempi, come quelli attuali, in cui la sfida è far fronte a nuovi modelli distributivi, lead time ridotti, flessibilità e innovazione continua.
Circa due anni fa, Biofarma ha dunque deciso di mettere mano ai propri flussi produttivi e logistici per attuare una razionalizzazione e un’ottimizzazione dei processi ed essere così ancora più competitiva. Il magazzino, per anni separato e distante circa 35 chilometri dalla sede centrale e quindi dallo stabilimento produttivo di Mereto di Tomba, è stato dismesso a fine 2018. L’intera attività è stata trasferita nel nuovo centro logistico “Biofarma 2”, realizzato a pochi metri dall’impianto di produzione denominato “Biofarma 1”, adiacente al quartiere generale dell’azienda.
Le due strutture sono state concepite per avere funzioni complementari. Biofarma 1 ospita, oltre alle linee produttive, gli stock di materie prime a temperatura controllata (+8°/+25°) per un totale di 2.800 posti pallet, i semi-lavorati a +15°/+25° (2.100 posti pallet) e gli imballi destinati agli integratori alimentari (4.000 posti pallet). Ci sono anche due celle frigo: una +2°/+8° con 150 posti pallet e una -22°/-18° con capacità fino a 30 posti pallet.
Il cuore della logistica del gruppo è però Biofarma 2: all’interno dei suoi circa 12.000 metri quadri coperti – per una capienza di 19.950 posti pallet – vengono stoccati buona parte dei materiali per il confezionamento e tutti i prodotti finiti soggetti a diverse condizioni di conservazione.
Il ruolo di Ceccarelli Group
“All’inizio del 2019 i vertici dell’azienda ci hanno chiesto supporto nel trasferimento e poi nella gestione del prodotto finito all’interno del nuovo centro logistico”, racconta Matteo Pegoraro, supply chain manager di Ceccarelli Group. L’azienda (vedi box) vanta con Biofarma un rapporto decennale. “Abbiamo cominciato offrendo servizi di trasporto - dice Pegoraro. – A partire dal 2018 ci è stato affidato anche l’incarico di gestire la movimentazione all’interno del loro magazzino”.
La data non è casuale. Nel 2018, infatti, è nata Loglab (sigla che sta per “LOGistics LABoratory”), quinta società del gruppo Ceccarelli nonché divisione aziendale che fornisce servizi di outsourcing. “Il trasporto resta nel DNA di Ceccarelli Group ma la logistica ne è una naturale estensione - indica il supply chain manager di Ceccarelli Group. – Sempre più clienti cercano un provider in grado di essere non solo un fornitore di prodotti o servizi, ma piuttosto un referente unico per tutte le esigenze di supply chain: dallo stoccaggio alla distribuzione”. E Biofarma non è da meno: “Nell’estate 2019 il cliente ci ha chiesto un’analisi lean dei flussi di magazzino”.
L’approccio LogLab
L’approccio LogLab è ingegneristico: analisi e mappatura dei processi macro e micro, misurazione dei tempi e dei modi, definizione delle aree di miglioramento, sviluppo e applicazione di nuove idee e soluzioni utili a superare eventuali gap, monitoraggio dei processi e analisi della produttività.
“Abbiamo puntato all’ottimizzazione ridisegnando i flussi ma anche implementando strumenti informatici, sviluppati direttamente dalla nostra software house interna”. Tra questi ultimi, spicca LogLMS (Logistic Management System), un workflow warehouse management system che permette di gestire attraverso un unico software il livello di servizio dell’impianto in termini di procedure operative, sicurezza e così via, ma anche le competenze di ogni operatore (skills matrix as-is e to-be), l’organizzazione dei turni all’interno del magazzino (integrata con le skills matrix), il monitoraggio della produttività per plant, area e operatore.
Ridurre gli sprechi, ottimizzare i processi
L’utilizzo di LogLMS facilita l’identificazione delle aree in cui sono presenti attività non a valore aggiunto e sprechi da ridurre o, se possibile, eliminare attraverso, ad esempio, la modifica di alcuni processi, una diversa distribuzione dei carichi di lavoro tra i singoli operatori e così via. “LogLMS è anche uno strumento di gestione del personale - sintetizza Pegoraro: - permette di avere dati in tempo reale così da poter intervenire laddove sia necessario”. Il sistema analizza la produttività dell’intero impianto (OPE - Overall Plant Effectiveness), di una singola area (OAE - Overall Area Effectiveness) e dei singoli operatori di magazzino (OLE - Overall Labor Effectiveness) aiutando a identificare fabbisogni operativi o formativi specifici e supportando l’azienda nelle proprie scelte: “incrociando i KPI è possibile definire interventi settimanali per migliorare la produttività”, conferma Pegoraro.
L’intervento di Ceccarelli Group ha portato anche alla reingegnerizzazione di processi che Biofarma ha poi scelto di affidare completamente al proprio partner di riferimento. “Il cliente ha deciso di esternalizzare tutta l’attività logistica realizzata all’interno di Biofarma 2 e di asservimento delle linee produttive in Biofarma 1”, spiega il supply chain manager di Ceccarelli Group. Dal 2020, LogLab gestisce l’attività logistica operativa all’interno dello stabilimento attraverso Lognet, rete d’impresa realizzata da Loglab insieme alla cooperativa friulana Friul Clean. “Da un lato Ceccarelli Group offre progettazione ingegneristica per la semplificazione delle supply chain del cliente e sviluppo di sistemi informativi per l’ottimizzazione e monitoraggio dei processi - illustra Pegoraro. - Dall'altro, Friul Clean interviene con l'implementazione di risorse umane in base al flusso della domanda.”
La struttura del magazzino
Quello realizzato all’interno del magazzino Biofarma 2 è un processo logistico complesso sviluppato su una pianta tutto sommato semplice e razionale. La struttura è fisicamente suddivisa in due aree: una di stoccaggio e una di carico e scarico. La prima occupa la maggior parte della superficie (circa 9.200 metri quadri). È composta da un primo magazzino coibentato a temperature comprese tra +8° e +25° (12.400 posti pallet di packaging e 4.350 di prodotti finiti), dotato di catenaria su due livelli per il prelievo e l’allocazione della merce.
A questo si aggiungono un secondo magazzino da 3.200 posti pallet, utilizzato principalmente per i bancali fuori sagoma, e due celle frigo destinate al prodotto finito. La prima delle due celle è a temperatura +2°/+8° e ha una capienza fino a 700 posti pallet. La seconda a -22°/-18° può invece ospitare 77 posti pallet in tutto. I rimanenti circa 3.000 metri quadri di superficie sono utilizzati per le attività di accettazione, carico/scarico e spedizione. Qui si affacciano le otto baie di ingresso e uscita della merce, di cui due con un rolling floor per il navettamento tra Biofarma 1 e Biofarma 2. Biofarma 2, infatti, gestisce due tipologie di spedizioni: quelle esterne destinate ai clienti, e quelle interne di asservimento delle linee produttive di Biofarma 1.
L’organizzazione dei processi
L’attività di accettazione della merce – materie prime, semilavorati e imballi – viene svolta dal personale Biofarma Group nei due stabilimenti. L’operatore inserisce l’ordine a gestionale, effettua i controlli qualitativi e quantitativi e applica sui diversi prodotti e colli in ingresso le etichette identificative complete di tutti i dati necessari alla gestione (codice articolo, codice bancale, descrizione articolo, lotto di produzione, codice cliente e così via). Materie prime e semilavorati destinati alla produzione vengono stoccati direttamente in Biofarma 1. All’interno dell’impianto, una specifica area di circa 4.000 metri quadri è dedicata infatti all’attività logistica di approvvigionamento delle linee. I materiali necessari al confezionamento dei prodotti finiti, invece, sono principalmente allocati in Biofarma 2.
“Gli imballi necessari per il confezionamento vengono inviati in linea seguendo le indicazioni che arrivano dalla produzione”, descrive Ciro Caterino, warehouse manager di Biofarma Group. Parte dell’attività che viene realizzata quotidianamente all’interno del magazzino Biofarma 2 consiste nella preparazione del buffer degli imballi necessari a soddisfare la produzione: “ogni giorno riceviamo da Biofarma 1 una lista del materiale che servirà l’indomani”.
Gli imballi richiesti escono da Biofarma 2 tramite una delle due porte dedicate e attrezzate con rolling floor e poi, tramite navetta, veicolati in Biofarma 1 dove vengono scaricati con un sistema analogo. Seguendo il percorso al contrario, i prodotti finiti e confezionati escono da Biofarma 1 ed entrano in Biofarma 2. “Secondo specifiche normative per la corretta conservazione in area di produzione, alcuni prodotti devono essere stoccati su bancale in plastica - illustra Caterino. – Per questo, nell’area di carico e scarico c’è una “bussola” che utilizziamo per il trasferimento del bancale in plastica direttamente su pallet in legno”. A seconda delle esigenze, il prodotto finito e i resi d’imballo in arrivo possono essere allocati in una delle diverse aree di stoccaggio di Biofarma 2 oppure rimanere direttamente in area di carico e scarico pronti a soddisfare ordini già in programma.
Volumi e bancali
Nel complesso, Biofarma 2 gestisce, ogni giorno, dai 350 ai 400 bancali di merce in ingresso che comprendono non solo i rientri da Biofarma 1, ma anche i prodotti finiti di terze parti e i materiali per il confezionamento. In uscita, oltre alla merce necessaria per l’approvvigionamento delle linee produttive in Biofarma 1, si contano anche i prodotti finiti e i semilavorati in consegna presso i clienti. “Biofarma Group lavora esclusivamente conto terzi - descrive il warehouse manager dell’azienda. – La spedizione è quindi gestita dal cliente che pianifica il ritiro della merce attraverso un portale per la prenotazione degli slot”. Il sistema è concettualmente simile a quello utilizzato in Biofarma 1 per le richieste di materiale e consente di programmare e realizzare un’attività ottimale di picking e preparazione delle spedizioni, senza rischio di saturare le aree o di andare in sofferenza gestionale.
Conclusioni
A circa un anno dall’inizio dell’attività Ceccarelli per Biofarma, la soddisfazione da ambo le parti è dichiarata. L’organizzazione del magazzino e l’implementazione di strumenti come LogLMS hanno permesso di ottenere vantaggi in due direzioni. “Siamo più flessibili nella gestione dei picchi - illustra Igor Conte, supply chain manager di Biofarma Group. – Questo grazie anche alla possibilità di riorganizzare tempestivamente i turni di lavoro in funzione delle diverse esigenze. In generale LMS ci supporta nell’analisi e quindi nell’ottimizzazione dei processi. Abbiamo però anche benefici in termini di produttività ed efficienza – continua: – meno errori, più puntualità. Da Gennaio a Dicembre 2020, abbiamo avuto un risparmio complessivo del 30% a parità di bancali movimentati”.
Il tutto apre la strada a nuovi sviluppi già pianificati per il 2021, come ad esempio l’installazione di monitor Andon, cioè schermi che riportino real time i livelli operativi giornalieri. L’obiettivo è aumentare il coinvolgimento degli operatori di magazzino e attivare un sistema premiante. Si sta anche valutando l’adozione di un sistema di richiamo elettronico per l’asservimento delle linee produttive, cosiddetto e-kanban, che permetterebbe di dematerializzare le attuali procedure di richiesta materiale da parte del personale operativo riducendo così carta, tempi e possibilità di errori e rendendo il processo più semplice e immediato.
Dulcis in fundo, Biofarma Group sta valutando anche l’acquisto di veicoli LGV (Laser Guided Vehicle), cioè mezzi automatici senza uomo a bordo, da utilizzare per la distribuzione del materiale di imballo nei reparti di confezionamento. “Lavorare con un provider come Ceccarelli agevola l’attitudine al cambiamento e ne facilita la sua realizzazione - afferma Igor Conte. – Avendo al proprio fianco un partner logistico di livello è più facile portare in azienda nuove idee”.
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Carta d’identità
Ceccarelli nasce nel 1979 grazie all’intraprendenza del suo fondatore, Bernardino Ceccarelli, che è riuscito in quarant’anni a farla diventare un importante gruppo industriale, punto di riferimento nel settore dei trasporti prima e della logistica poi. Intorno alla holding del gruppo, Ceccarelli Finanziaria, gravitano cinque aziende: Ceccarelli Srl (trasporto a collettame), la prima azienda fondata nel 1979; Transfriuli Srl nata nel 1982 (trasporti industriali a carico parziale e completo); Dilog Toscana, piattaforma distributiva dedicata alla regione Toscana, creata nel 1999 insieme ad altri tre soci; la software house interna Euro’s Srl, fondata nel 2017, la quale realizza soluzioni informatiche legate alla gestione della supply chain per il gruppo e per i clienti esterni; infine, LogLab (Logistic Laboratory), realtà operativa dal 2018 attraverso cui Ceccarelli Group offre un servizio di consulenza ingegneristica per la semplificazione delle supply chain. Il gruppo conta attualmente 80 dipendenti e 5 sedi: Udine, Trieste, Padova, Milano e Prato (Dilog). Il fatturato consolidato 2019 è stato pari a 36.120.736 Euro.
(Fonte: Ceccarelli Group)
da Il Giornale della Logistica - 2021
Dati relativi all’azienda:
Dati relativi al magazzino
navetta con rolling floor per collegamento tra Biofarma 1 e Biofarma 2